I principi di auto-sostenibilità e di ottimizzazione della qualità della vita sono le caratteristiche fondamentali che contraddistinguono alcune tra le grandi città europee, definite recentemente con il felice appellativo di “smart city”.

L’innovazione tecnologia costituisce una preziosa risorsa dei cittadini, in quanto è messa al servizio delle reti urbane per migliorarne l’efficienza e la durabilità, risparmiando sui costi e garantendo un servizio impeccabile a tutti gli abitanti. Uno degli obiettivi più sentiti è quello di attingere dal grande universo del virtuale tutti gli strumenti e le applicazioni possibili in grado di valorizzare, in modo tangibile, la vita reale delle persone: l’impiego della tecnologia informatica, in tal senso, si rivela prezioso per ridurre al minimo l’impatto del progresso sull’eco-sistema, organizzare una distribuzione energetica più efficiente e garantire, attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), una partecipazione attiva dei cittadini alla res publica.

Ma quali sono le città europee che si fregiano del titolo di smart city? Andiamo a vedere le cittadine più “sperimentali” di Europa, che hanno fatto dell’Intelligenza Artificiale il loro modus vivendi, e che hanno una predisposizione migliore europee più ambiziose e di successo, e i modi in cui stanno cambiando la nostra percezione dell'ambiente urbano. Amsterdam, la “città delle biciclette”, utilizza dati open-source dal 2009, nell'ambito dell'iniziativa Amsterdam Smart City, con oltre di 70 progetti intrapresi, come i "Living Labs", veri e propri banchi di prova per idee comunitarie, che gestiscono anche spazi di co-working, per il lavoro a distanza, ed erogano servizi wi-fi gratuiti. Altre iniziative riguardano Amsterdam Energy Atlas, mappa del potenziale energetico della città e TrafficLink, con dati precisi sul trafico.

Barcellona è un‘altra smart city che utilizza il 22@ District of Innovation per rendere il centro urbano sostenibile. Questo progetto, nato nel 2000 sfrutta 500 chilometri di fibre ottiche per monitorare inquinamento, traffico e stile di vita, provvedendo, poi, a trovare le soluzioni più idonee per ricreare un ambiente cittadino più piacevole.

Copenhagen è una delle le smart city più rinomate: con il suo Copenhagen Connecting mette in collegamento i dati wireless che provengono dai sistemi GPS degli autobus, cellulari, sensori delle reti fognarie e dei bidoni dell’immondizia per controllare e ridurre gli inquinanti. Come Amsterdam, anche qui sono presenti laboratori creativi, come il "Copenhagen Solutions Lab" portatore di iniziative che puntano a ridurre l'inquinamento dell'aria, come l’introduzione dei parcheggi smart, per limitare il consumo di benzina e gas. Londra è una delle prime città al mondo che ricorre alla tecnologia informatica per portare avanti i suoi progetti di “edilizia verde”: questa smart city in divenire ricorre a mattoni in cemento biologico e ascensori che generano corrente, per risparmiare sul pesante consumo energetico dei suoi imponenti edifici.

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