La sicurezza del proprio sito web svolge un ruolo di primaria importanza, se si vuole proteggere i propri dati da inaspettati attacchi e minacce di rete, in un momento particolare in cui il fenomeno degli attacchi di tipo DDoS è di grande attualità, assumendo proporzioni a livello globale.

Tutto questo chiama in causa il delicato problema della sicurezza del proprio spazio hosting, argomento molto discusso nelle conferenze della Linux Foundation, organizzate in occasione dei 25 anni della nascita del fortunato open source. La sfida verso un sistema più pulito e meno vulnerabile alle insidie, è ritenuto vitale nel pianeta e-commerce, se è vero che, nel settore industriale, si registra solamente il 48,5% di traffico Internet protetto da crittografia.

Nell’iniziativa della Linux Foundation, la sicurezza nel web diventa momento di approfondimento e opportunità di trasformazione, programmando nel corso dell’anno eventi tematici, corsi professionali in Security e avviando collaborazioni a vari progetti “di massa”, come quello con Let’s Encrypt, “Certificate Authority” che distribuisce certificati nel web, con cui ha gestito la sicurezza di più di 5 milioni di siti internet. Un altro elemento che è stato preso in considerazione, è stato la scelta del giusto certificato, con necessità per le aziende di fare autoformazione per capire le modalità di reperimento, la gestione di un certificato e l’importanza di rinnovarlo prima della scadenza.

Per raggiungere obiettivi di sicurezza del proprio sito web e mantenere alto il profilo delle proprie prestazioni, Jim Zemlin, direttore esecutivo della Linux, parla di “uno schema collaudato” da pare della Fondazione, ovvero “incentivando lo sviluppo sicuro, con programmi di certificazione, iniziative di formazione e soprattutto lavorando molto sull’educazione degli sviluppatori. L’obiettivo è quello di insegnare a scrivere codice in maniera sicura. La sicurezza deve essere integrata fin da subito, anziché demandata solo a processi successivi di revisione».



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