I nomi di dominio sono un elemento fondamentale per identificare correttamente il nostro sito Web all’interno della smisurata rete Internet. Il rischio di omonimia con un eventuale sito concorrente (anche futuro), potrebbe rendere più complicato posizionare il nostro spazio virtuale tra i primi posti nei motori di ricerca.

Apparentemente, dunque, sembrano esserci solamente vantaggi nel possedere tutte le estensioni possibili di un nome di dominio.

Abbiamo già approfondito in altra sede l’importanza della scelta di un nome di dominio, che possa essere qualificante e rappresentativo dei contenuti web che si intendono promuovere, riponendo la scelta su termini facilmente memorizzabili e privi di ambiguità ai fini della ricerca utente.

Per quanto riguarda, invece, la performance generale del nostro sito Web e il suo posizionamento sulla rete, quali vantaggi nel possedere tutte le estensioni di un nome di dominio?

La scelta del TLD giusto, ossia il dominio di primo livello principale, serve a dare un’immediata connotazione geografica e settoriale del nostro sito Web di appartenenza.

Tra i nomi di dominio più comunemente utilizzati, abbiamo quelle che identificano l’area di competenza in cui opera il sito Web: dalla popolarissima .it per i siti italiani,.eu per gli europei, .de per la Germania, .uk per l’Inghilterra, e altro ancora.

Per i siti appartenenti a delle categorie settoriali, spicca il .com per i siti commerciali, .net (commercio e servizi) .org (organizzazioni senza fine di lucro) .info per i siti di informazione.

Non esistono limiti ai nomi di domino che è possibile acquistare e, infatti, una tendenza molto diffusa è quella di credere che ci siano vantaggi nel possedere tutte le estensioni di un nome di dominio.

Se ai fini concorrenziali, un popolare marchio commerciale potrebbe avere vantaggi nel possedere tutte le estensioni di un nome di dominio (per proteggere, ad esempio, il proprio brand da omonimia e “furti” di preziosa utenza), per gli altri casi è meglio dedicarsi sui propri domini principali, evitando di investire parecchie risorse (e soldi!) per un beneficio praticamente nullo.

Google indicizza, infatti, con i nuovi algoritmi gli indirizzi di dominio che esprimono in modo chiaro il contenuto del sito Web, promuovendo i siti per la qualità dei dati trasmessi.

Conviene, dunque, concentrarsi verso il miglioramento della posizione del proprio marchio e nella condivisione delle proprie risorse, acquistando, magari le estensioni principali del nome di dominio (es. .it e. .com) e configurando redirect da pagina a pagina.



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