Colpiscono più facilmente i sistemi Windows e si insinuano all’interno del PC in maniera subdola e ingannevole: le minacce digitali, quando installate senza saperlo nel sistema, impediscono all’utente di compiere le normali operazioni del computer e possono causare danni irreversibili cancellando tutti i dati immagazzinati sul dico rigido.

Il software contaminato può raggiungere il malcapitato attraverso vari modi, e, in alcuni casi, gli antivirus comuni non sono in grado di identificarli tempestivamente. Ma come permettiamo ai malware di annidarsi nel nostro sistema? Ci sono dei comportamenti scorretti che possiamo evitare al fine di tutelare il nostro patrimonio digitale? Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, i software maligni trovano la strada spianata grazie unicamente alla leggerezza con cui scarichiamo programmi e file da Internet che hanno in modo più o meno manifesto qualcosa che non va, almeno che non siate autorità di spicco o “gente che conta” nel campo della finanza o dell’imprenditoria, verso cui si indirizzano attacchi informatici molto meno prevedibili e di non facile individuazione.

I download più comuni che permettono l’accesso dei malware al nostro computer sono:

  • Allegati e link di Email sospette
  • Programmi per crackare software
  • Torrent non sicuri
  • File e applicazioni “gratuite” da siti non attendibili (software, Mp3, suonerie, sfondi desktop, barre menù, screensaver, ecc..)
  • Siti per adulti sconosciuti e altri siti non sicuri

La differenza, in questo caso, la fa l’utente che molto spesso non legge alcune indicazioni utili a identificare una minaccia e si “fida” ciecamente del sito. In alcuni casi, un software gratuito trovato in Rete, classificato come “buono” dalla comunità virtuale, ci consiglia di scaricare un altro programma allegato inutile e fastidioso, che non contiene malware ma è comunque invasivo e, a volte, difficile da disinstallare, i cosiddetti crapware (chiamati anche shitware). Questi “programmini” in genere sono installati automaticamente nella procedura guidata, se non si deseleziona l’impostazione di default.

Stesso discorso per gli scareware che, quando installati, tempestano l’utente fino allo “sfinimento” di messaggi che segnalano falsi problemi del PC, proponendo come soluzione l’acquisto di un software o la registrazione ad un particolare sito. In genere i malware sono utilizzati per reperire dati sensibili, utili a fini commerciali e pubblicitari, o per entrare in possesso delle prestazioni del PC: è fondamentale, per arginare i rischi, prestare notevole attenzione a quello che si scarica e dotarsi di efficaci sistemi di sicurezza, installando un buon antivirus o lasciandosi consigliare da un professionista web, soprattutto quando la posta in gioco è molto alta, come nei casi di Aziende e privati, per i quali un computer infetto consiste in una serie di danni economici e di immagine.



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